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L’Aquila vola sui cantieri minerari di San Vito.


Aquila reale (Aquila chrysaetos), nido con aquilotto

Eccezionale documento fotografico – ripreso a forte distanza per evitare disturbo – della nidificazione dell’Aquila reale (Aquila chrysaetos) dai monti presso il cantiere minerario di Bruncu MolentinuBruncu su Tiriaxiu, in Comune di San Vito (CA), oggetto di un progetto di coltivazione mineraria a cielo aperto per conto della Baueddu s.r.l. tuttora assoggettato a procedimento di valutazione di impatto ambientale.   Tale progetto di coltivazione mineraria di bario e fluoro, se attuato, rischia di provocare seri danni al contesto ambientale.

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra , già intervenute nel procedimento di V.I.A. (atto del 30 agosto 2010), avevano richiesto (11 aprile 2011) ai Carabinieri del N.O.E. e al Corpo forestale e di vigilanza ambientale di effettuare i controlli di legge riguardo l’attività in corso presso il cantiere minerario in quanto risulta rilasciata esclusivamente l’autorizzazione Ass.to reg.le Industria n. 206/AM del 10 gennaio 2011 in favore della Baueddu s.r.l. per la asportazione di modica quantità di misti parzialmente mineralizzati(15 mila tonnellate). 

Aquila reale (Aquila chrysaetos)

Da segnalare che nello studio di impatto ambientale la Società mineraria proponente affermava (pagina 30, punto 9 – “Fauna”) che “deve essere precisato che allo stato attuale la presenza animale nell’area di interesse è assolutamente scarsa, e limitata a pochi individui di specie selvatiche quali volpi e cinghiali, oltre che a alcuni capi di bestiame domestico al pascolo brado, mentre non è possibile segnalare la presenza di specie protette o di particolare pregio”.   

Nella zona, invece, nascono anche gli aquilotti e l’intera area necessita di tutela.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

San Vito, Bruncu Molentinu – Bruncu su Tiriaxiu, cantiere minerario

 (foto per conto GrIG, J.I., archivio GrIG)

  1. marzo 3, 2013 alle 11:09 am

    ottima decisione 😛

    da La Nuova Sardegna, 3 marzo 2013
    Istituita a Banari la zona di protezione per l’aquila reale. Di recente la proposta è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale: sarà garantita la biodiversità. (Mauro Piredda)

    BANARI. Approvata unanimemente da un recente consiglio comunale la proposta (già presentata alla cittadinanza nel maggio scorso) di istituzione della Zona a protezione speciale (Zps) in località “Rocca de Cunzadu” (strada Banari – Ittiri) a tutela dell’aquila reale che da tempo ha scelto quel sito per la propria nidificazione. Alla presenza del vicepresidente dell’autogestita di caccia, del capitano della compagnia barracellare e di una rappresentanza degli allevatori del paese, l’istituzione della Zps è stata illustrata dai biologi Ivo Manca e Damiano Muru (entrambi ricercatori presso il Dipartimento di Scienze della natura e del territorio dell’università di Sassari). Essa, che ricade nei territori di Banari e Bessude occupando 2988 ettari, rappresenta uno strumento finalizzato alla protezione delle biodiversità (in questo caso dell’“Aquila chrysaetos”) che trova fondamento nella cosiddetta “Direttiva uccelli” del 1979. Queste Zps, insieme ai siti di importanza comunitaria (Sic, previsti da un’altra direttiva, la “Habitat” del 1992) vanno a comporre la rete regionale “Natura 2000”. In questo modo la Zps proposta e individuata sulla base di criteri scientifici, verrà amministrata dall’ente locale coinvolto. Le regole più opportune vengono stabilite a seguito di uno studio approfondito del territorio verificando la necessità o meno di imporre divieti o limitazioni. Non è ad esempio necessario vietare la caccia o limitare l’attività agricola. Anzi, è stato ripetuto più volte, tali attività possono contribuire al mantenimento dell’habitat. Dopo ampia discussione tra i consiglieri e il pubblico intervenuto – non sono mancate le questioni relative agli indennizzi ai pastori – si è proceduto alla votazione. Ma tale decisione pone dei vincoli ad altre opere che si intendono realizzare nel territorio. L’amministrazione comunale a suo tempo aveva infatti presentato al servizio Savi dell’assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente alcune osservazioni sul progetto e sullo studio di impatto ambientale presentato dall’Edison Energie Speciali Spa per il parco eolico la cui realizzazione è prevista nel monte Pelao tra i Comuni di Bessude, Bonnanaro, Borutta, Siligo e Thiesi. Nel documento inoltrato si legge infatti che: «La possibilità che a pochi chilometri (sei chilometri per la precisione) dal sito di nidificazione dell’aquila nasca una centrale eolica risulta poco comprensibile soprattutto se il processo di valutazione ambientale non tiene conto nel modo dovuto dei probabili impatti che esso può generare su questa specie. La produzione di energia da fonti rinnovabili, come il vento, è sempre auspicabile e l’amministrazione di Bessude riconosce come fondamentale lo sviluppo di queste fonti anche sul proprio territorio, ma sempre nel rispetto complessivo delle risorse del territorio come l’aquila che si può considerare tra queste come una delle più importanti». L’intenzione dunque è di proseguire nelle azioni di difesa di questo bellissimo animale creando anche dei percorsi dedicati ai visitatori che volessero osservare l’ambiente in cui il nobile rapace ha scelto di abitare.

  2. settembre 21, 2016 alle 6:45 PM

    liberata a Buggerru 😛

    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
    Fauna selvatica, il primo volo dell’aquila reale recuperata e curata.
    Il primo volo è perfettamente riuscito per la giovane femmina che, lo scorso 4 agosto, era stata trovata in grave stato di malnutrizione nel territorio di Buggerru da due cittadini. Come succede in questi casi si è immediatamente attivato il servizio di recupero della fauna selvatica coordinato dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente. (http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?&s=318199&v=2&c=149&t=1&aclang=it-IT,it;q=0.8,en-US;q=0.6,en;q=0.4)

    CAGLIARI, 21 SETTEMBRE 2016 – Questa mattina, nell’entroterra tra Nebida e Buggerru, i tecnici faunisti dell’Agenzia Forestas hanno accompagnato al volo un giovane esemplare di aquila reale alla presenza dell’amministratore unico Giuseppe Pulina, degli agenti del Corpo forestale di Fluminimaggiore, dei veterinari del centro di primo soccorso di Villamassargia e dei funzionari dell’ex Provincia Carbonia-Iglesias.
    Il primo volo è perfettamente riuscito per la giovane femmina che, lo scorso 4 agosto, era stata trovata in grave stato di malnutrizione nel territorio di Buggerru da due cittadini. Come succede in questi casi si è immediatamente attivato il servizio di recupero della fauna selvatica coordinato dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente.
    Si congratula per l’esito positivo dell’operazione l’assessore Donatella Spano, che afferma: “Stiamo lavorando per rendere ancora più capillare la rete del recupero della fauna perché questo ci permette di salvare una specie così pregiata”.

    Il recupero del rapace era avvenuto a opera del personale del Corpo Forestale con il supporto dei cittadini che avevano segnalato il ritrovamento. Gli agenti della stazione di Fluminimaggiore hanno prelevato l’animale, con l’aiuto degli stessi cittadini da cui è partita la segnalazione, e lo hanno consegnato le prime cure al veterinario convenzionato della Provincia Carbonia-Iglesias. Quindi, il giovane animale era stato ricoverato nel Centro di Allevamento e Recupero Fauna Selvatica (CARFS) di Monastir, gestito da Forestas.
    L’esemplare è nato, con la schiusa del secondo uovo, a fine maggio da una coppia che occupa un territorio costiero tra i Comuni di Nebida e Buggerru. Aveva fallito la prima dura prova di volo e la delicata e lenta fase di affrancamento dalle cure genitoriali.
    Al momento del ricovero pesava solo 2,9 chilogrammi e probabilmente la morte sarebbe sopraggiunta a breve. L’assistenza e le cure continue da parte del veterinario e del personale del Centro di Monastir ne hanno consentito il pieno recupero. Il rapace oggi raggiungeva quasi 6 chilogrammi di peso e sarà monitorato nei prossimi giorni.

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    A.N.S.A., 21 settembre 2016
    Liberata aquila reale a Buggerru.
    Salvata ad agosto dopo fallimento primo volo: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/09/21/liberata-aquila-reale-a-buggerru_02836e00-83a9-4b21-9b36-e3fd3978ced2.html

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    da L’Unione Sarda, 21 settembre 2016
    Denutrita e morente: dopo le cure oggi a Nebida il primo volo di una splendida aquila reale: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/09/21/a_nebida_il_primo_volo_dell_aquila_reale_recuperata_e_curata_dal-68-535216.html

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    da La Nuova Sardegna, 21 settembre 2016
    Buggerru, trovato denutrito e moribondo vola di nuovo l’esemplare di aquila reale.
    Consegnato ai tecnici di Forestas l’aquilotto non pesava tre chili, dopo le cure il peso è raddoppiato e il rapace ha acquistato la forza per riprovare a volare: http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2016/09/21/news/buggerru-trovato-denutrito-e-moribondo-vola-di-nuovo-l-esemplare-di-aquila-reale-1.14132594?ref=hfnscaec-1

  3. febbraio 27, 2017 alle 7:24 PM

    bella notizia 😀

    da L’Unione Sarda, 27 febbraio 2017
    Nuoro, torna a volare Diego, l’aquila reale salvata quattro mesi fa: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/02/27/nuoro_torna_a_volare_bonaria_l_aquila_reale_salvata_quattro_mesi-68-573625.html

  4. dicembre 3, 2017 alle 1:22 PM

    a Quartucciu.

    da L’Unione Sarda, 3 dicembre 2017
    Quartucciu, un’aquila minore soccorsa dai veterinari. (Andrea Piras). http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/12/03/quartucciu_un_aquila_minore_soccorsa_dai_veterinari-68-672621.html

  5. Maggio 8, 2018 alle 5:28 PM

    liberata a Capoterra 🙂

    da La Nuova Sardegna, 8 maggio 2018
    Aquila salvata e liberata dagli uomini del corpo forestale.
    L’animale ferito da una fucilata era stato recuperato nelle campagne di Assemini e, dopo quattro mesi di cure, è tornato in libertà nel parco di Gutturu Mannu: http://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2018/05/08/news/aquila-salvata-e-liberata-dagli-uomini-del-corpo-forestale-1.16808923?ref=hfnscaes-1

  6. novembre 21, 2018 alle 5:20 PM

    un solo caso e non si sa nemmeno se si tratta di Aquile…

    A.N.S.A., 21 novembre 2018
    Pastori in allarme: le aquile attaccano le nostre greggi.
    Allevatore denuncia l’uccisione di una pecora da parte di una coppia di rapaci I responsabili del Tepilora: «Non è la specie reintrodotta, ma lo rimborseremo»
    di Sergio Secci: http://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2018/11/20/news/pastori-in-allarme-le-aquile-attaccano-le-nostre-greggi-1.17484357

  7. luglio 26, 2019 alle 4:20 PM

    a Scala di Giocca, a due passi da Sassari.

    da La Nuova Sardegna, 24 luglio 2019
    Scala di Giocca, il miracolo dell’aquila reale insediata a un passo da case e strade trafficate.
    Da otto anni una coppia si è insediata sulla parete rocciosa della valle del Mascari. Osservata dagli studiosi: caccia volpi, cinghialetti e conigli. (Gianni Bazzoni): http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2019/07/24/news/fascino-e-magia-dell-aquila-reale-che-vola-nel-mascari-1.17856939?ref=hfnssses-1

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