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Le consuete speculazioni immobiliari galluresi.


Sardegna, macchia mediterranea sul mare

Sardegna, macchia mediterranea sul mare

Volete sapere che cosa accade sulle coste galluresi?

Un piccolo spaccato ce lo raccontano da un lato il bravo giornalista Francesco Giorgioni e dall’altro l’attento urbanista Sandro Roggio.

Si tratta della sorte di una collinetta ancora con macchia mediterranea a Porto Cervo, nel Comune di Arzachena (OT).

E’ una delle poche aree inedificate, ma ancora per poco.

Il Consiglio comunale, infatti, nei giorni scorsi è stato convocato con un argomento all’ordine del giorno dal sapore iniziatico:

16/06/2014 27 CONSIGLIO PROCEDURA DI CUI ALL’ART. 13, PRIMO COMMA, LETTERA B) PARAGRAFO 2) DELLA L.R. N. 4/2009. RICONOSCIMENTO DI CONTIGUITA’ ED INTEGRAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE ESISTENTI CON L’AMBITO URBANO

E ha quindi approvato la deliberazione n. 27 del 16 giugno 2014, con cui è stato dato  alla F.B. Immobiliare s.r.l. il via libera, in base al c.d. piano per l’edilizia (legge regionale n. 4/2009 e s.m.i.), per la realizzazione di ville per mc. 8.000 complessivamente in zona “C5 – completamento” del vecchio programma di fabbricazione approvato originariamente nel 1972.

Roba da archeologia urbanistica, quella delle zone urbanistiche “B” e “C” a mare, con pretesi “centri urbani” disabitati per dieci mesi all’anno, ma sempre buona per qualsiasi speculazione immobiliare.

Uno dei leit motiv dei Comuni sardi è l’impossibilità dell’adeguamento dei propri strumenti urbanistici al piano paesaggistico regionale (P.P.R.) e alle altre normative di tutela del territorio per le troppe difficoltà.

rustico edilizio

rustico edilizio

Balle, in gran parte.

La verità inconfessabile è che fa comodo mantenere in vita strumenti urbanistici palesemente inadeguati alla realtà e alle esigenze di tutela del territorio, ma ricchi di metri cubi, magari anche a rischio idrogeologico.

Tant’è che finora la Regione autonoma della Sardegna non s’è nemmeno sognata di prevedere normativamente meccanismi procedurali sostitutivi in caso di inadempienza dei Comuni, nonostante reiterate richieste ecologiste.

Lo farà la nuova Amministrazione regionale di Francesco Pigliaru?

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

La Nuova Sardegna, 5 luglio 2014

La Nuova Sardegna, 5 luglio 2014

(foto J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. arpia
    luglio 6, 2014 alle 2:55 PM

    Questa e’ veramente una novita’! In Gallura ormai vedono solo cemento.
    Ormai principalmente la vita e gli interessi girano solo intorno al mattone e al cemento senza sosta.
    E pensare che in Uk l’ economia dinamica, frizzante e in continua evoluzione si basa principalmente sui servizi.

    Se solo arrivasse qualche bel movimento di mare e terra e ci attaccassimo alla Corsica……
    La gente non sa’ cosa fare sanno solo dedicarsi al cemento e al soldo facile, locali ed esterni col supporto dei locali, alla fine faranno le milano 2 sulle coste perche’ la cosa non finisce mai tanti progetti in giro nei vari comuni proprio sulle coste complessi e solite schifezze, approfittando dell’ignoranza di quei soliti che sanno solo mettere blocchetti e che hanno l’illusione che lo scempio porti loro lavoro e benessere ma il benessere lo traggono , gli imprenditori, i politici e sempre piu’ la manodopera a basso costo importata. Avete voluto gli scempi Galluresi?! Ora godeteveli, eppure la Gallura queste cose non le merita e in particolare non le merita chi ha rispetto per questa terra e non le meritano le future generazioni alle quali stiamo solo lasciando scempi e un futuro incerto.
    Il ministro dell’ambiente Galletti parla di futuro a tolleranza zero su i crimini ambientali se magari inserisse pure la speculazione edilizia nel decreto saremmo tutti molto piu’ contenti.

    Ps: Ovviamente quello che veramente vorrei dire a chi permette certe cose e’ x-rated!

  2. Occhio nudo
    luglio 6, 2014 alle 5:14 PM

    o questa giunta sarà un pacco?

  3. Pietro Pirredda - Arzachena (ss)
    luglio 6, 2014 alle 8:32 PM

    Chiarisco subito che non sono favorevole a queste nuove costruzioni.
    Mi pare però che questi lotti siano in un terreno che fino ad oggi è utilizzato per deposito di materiale edilizio. Certo sarebbe meglio che ivi sorgesse un parco ma piuttosto che distruggere terreni vergini, in ultimissima istanza preferisco che venga utilizzato questo spazio.

  4. Pietro Pirredda - Arzachena (Sardegna)
    luglio 7, 2014 alle 9:06 am

    Off topic: ma la foto di questo articolo, sbaglio o si trova nel tratto tra Orosei e Dorgali?

  5. francesco
    luglio 7, 2014 alle 10:16 am

    Chissà perché alla fine, gira e rigira, la pezza risolutiva è sempre di cemento e mattoni…bah!… che fantasia! che progettualita! che innovazione! che intelligenza!…

  6. arpia
    luglio 7, 2014 alle 12:27 PM

    I comuni Galluresi specialmente alcuni che si lamentano di non avere sbocchi lavorativi potrebbero creare dei comuni ad emissione zero e green in tutti i servizi con prodotti coltivati sul posto di tipo biologico e attirare un tipo di visitatori rispettoso della terra e dell-ambiente da Svezia, Germania, Svizzera, Francia, Uk ecc ecc.
    Anche attivita- dove la gente puo- partecipare attivamene sporcandosi le mani nella terra.
    Negli altri paesi le persone ormai cercano quel tipo di cose.
    L-ambiente sarebbe felice le persone piu- sane e meno disoccupate. Uno di questi comuni potrebbe per esempio essere Viddalba. Ma anche tantissimi altri.

  7. arpia
    luglio 7, 2014 alle 1:37 PM

    In aggiunta al precedente post. quello del biologico non e- un concetto dei borghesi e radicali come alcuni pensano, infatti dall-infanzia un signore centenario per esempio ma anche altri anziani ( per fortuna mi capita anche ora) quando parlavano erano fieri di dire che non mettevano mai medicine, intesi come pesticidi, nell-orto,nella vigna o nel frutteto, queste
    sono le belle tradizioni da tenere vive e tramandare.

  8. PerometraFrancesco
    luglio 7, 2014 alle 7:33 PM

    Ma i P.di F non hanno forse l’obbligo di uniformarsi alla normativa Nazionale e Regionale prodotta dal 1968 ad oggi? Il lotto intercluso non era un’invenzione Siciliana per saltare le norme? Perchè mi viene in mente che il lotto intercluso non doveva superare i mq.2500?
    La superficie di mq.10.000 non impone forse un piano di lottizzazione e tutte le verifiche conseguenti all’attuale legislazione? Arzachena è in Italia ,o i sofismi dei sedicenti urbanisti superano il dettato della legge?

  9. arpia
    luglio 10, 2014 alle 1:58 PM

    State leggendo liscia di Vacca e non cemento ma sempre lavoro eccellente in Gallura,La Madd. ( come la chiavano gli americani), bravo procuratore lei e’ , simply the best. La passi tutta al steaccio la Gallura ora che lei e qua, c’e tanto da fare, buon lavoro.

  10. novembre 26, 2018 alle 2:46 PM

    a San Pasquale.

    da La Nuova Sardegna, 25 novembre 2018
    San Pasquale, nove ville sotto sequestro.
    Blitz della polizia locale di Tempio e Santa Teresa su ordine della Procura nella lottizzazione di 50 ettari in località Masconi. (Angelo Mavuli): http://www.lanuovasardegna.it/olbia/cronaca/2018/11/25/news/san-pasquale-nove-ville-sotto-sequestro-1.17500914?ref=hfnsolec-2

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